Buongiorno,
la legge di bilancio appena approvata ha ridefinito le sanzioni sui corrispettivi e sui registratori telematici.
In particolare scende dal 100% al 90% dell’imposta corrispondente all’importo non documentato, la sanzione della mancata o non tempestiva memorizzazione o trasmissione dei corrispettivi ovvero della memorizzazione o trasmissione con dati incompleti o non veritieri.
Nella relazione illustrativa del Ddl di bilancio si legge anche che, a fronte di violazioni inerenti i due diversi momenti (memorizzazione e trasmissione), si applica un’unica sanzione, in quanto l’adempimento è da considerare unitario (articolo 2, comma 1, Dlgs n. 127/2015).
Pertanto, ad esempio, scatta una sola sanzione per l’infedele memorizzazione di un corrispettivo seguita da trasmissione tardiva od omessa.
A queste violazioni si applica anche la sanzione accessoria della sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività ovvero dell’esercizio dell’attività medesima (da tre giorni a un mese oppure, se l’importo complessivo dei corrispettivi contestati supera i 50 mila euro, da uno a sei mesi), già prevista in materia di scontrini e ricevute fiscali in caso di quattro distinte violazioni in giorni diversi all’interno di un quinquennio.
La stessa sanzione del 90% si applica anche in caso di mancato o irregolare funzionamento dei registratori telematici, ossia gli strumenti deputati alla memorizzazione elettronica e alla trasmissione telematica dei corrispettivi.
Invece, qualora non vi siano omesse annotazioni, la mancata tempestiva richiesta di intervento per la manutenzione o l’omessa verifica periodica dei registratori è punita con una sanzione da 250 a 2mila euro.Nel caso in cui l’omessa/tardiva trasmissione dei corrispettivi, oppure la trasmissione con dati incompleti o non veritieri, non abbia inciso sulla corretta liquidazione del tributo (si parla, quindi, di una violazione formale), si applica una sanzione amministrativa meno onerosa, di 100 euro per ciascuna trasmissione.